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La depressione

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E’ sufficiente cliccare su Google la parola “Depressione” che subito il motore di ricerca trova migliaia di siti, di argomenti, forum e notizie più o meno gravi che riguardano questa psicopatologia. Sì, perché di patologia si tratta.

Nonostante sia una parola ormai di uso comune “sono depresso”, “non dire queste cose che mi deprimi, “questo film è deprimente”, ecc. Pochi sanno che che è una vera e propria patologia e che a poco serve aiutare un depresso con consigli quali “dai, tirati su, non fare così, vedrai che le cose andranno meglio”. E’ fondamentale, e a volte difficile, stare accanto ad un depresso ma è importante intervenire subito con un sostegno psicologico, una psicoterapia e, in casi in cui si renda necessario, un supporto farmacologico,  a seconda del livello di gravità.

Per depressione si deve intendere un insieme di sintomi consistenti in un umore triste e abbattuto, in mancanza di interesse e in inibizione motoria e psichica, in contenuti mentali tipicamente depressivi e in determinanti disturbi somatici. La persona che soffre di disturbi depressivi si sente costantemente triste, svuotata, scoraggiata, demotivata e priva di un senso per cui vivere.

Si chiude in se stessa e non prova più interesse o piacere nel praticare le attività che in passato considerava piacevoli.

Sintomi e segnali della Depressione

Secondo il manuale psichiatrico DSM – IV-Tr, l’episodio depressivo è caratterizzato dalla presenza per almeno due settimane di cinque o più sintomi tra:

  • Umore depresso (tristezza molto intensa)
  • Marcata diminuzione di interesse e piacere per tutte, o quasi tutte, le attività che prima davano piacere
  • Significativa perdita/aumento di peso
  • Marcata diminuzione/aumento dell’appetito
  • Insonnia o intenso bisogno di dormire per gran parte del giorno
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno
  • Eccessivi sentimenti di colpa e auto-svalutazione
  • Difficoltà a concentrarsi, pensare e memorizzare le informazioni
  • Pensieri ricorrenti di morte

Questi sintomi possono essere presenti in numero ed intensità variabile, caratterizzando il disturbo come depressione maggiore, distimia o depressione minore.

Questi sintomi, ovviamente, devono causare un significativo disagio alla persona sia a livello personale, relazionale e lavorativo per poter fare una diagnosi di depressione.

Da notare che questi sintomi si ritrovano anche dopo un lutto ma, in tal caso, non si fa diagnosi di depressione. Se tali sintomi però, anche dopo il lutto, perdurano per molto tempo e la persona fatica a ritornare alla vita normale, allora è bene fare attenzione.

La depressione è una patologia, pertanto la persona non è depressa di proposito. Immaginate di osservare la vostra vita, voi stessi e ciò che vi circonda indossando occhiali neri: non potrete far altro che vedere tutto filtrato dalla lente nera. Per le persone depresse accade un po’ questo. Non sanno come togliere gli occhiali e ritornare a vedere il mondo a colori. Ovviamente vi sono delle personalità che sono maggiormente predisposte alla depressione, come ad esempio chi nutre una bassa autostima nei suoi confronti, persone con difficoltà relazionali o con fobia sociale, persone che hanno subito lutti importanti nella loro vita (anche da bambini/adolescenti) e hanno trovato difficoltà ad elaborarli, oppure soggetti ipercritici verso sé stessi e alla costante ricerca del perfezionismo.

La cura della depressione si avvale dell’efficacia della psicoterapia le persone che presentano questi sintomi possono chiedere aiuto Non è mai troppo tardi per chiedere aiuto e, soprattutto, non c’è nulla di sbagliato nel farlo se questo può ridare la serenità e il benessere personale.



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